Robe accumulate negli anni, vestiti utili e inutili, carte e scartoffie, foto vecchie e nuove, mobili di prestigio o montati da soli, fatto è che bisogna inscatolare tutto per bene e rimboccarsi le maniche.
Con il trasloco può capitare di prendere in mano oggetti o foto che ci riportano a tempi magari più felici..ebbene non facciamoci prendere dalla malinconia e se sono cose oramai inutili cerchiamo di avere la forza di buttarli.
Sono tantissime i sentimenti che accompagnano un trasloco ma in primis svetta il ben conosciuto stress!
Sono diverse le indagini statistiche dove risulta che il trasloco è una tra le maggiori cause di stress psicologico dopo il lutto e la separazione.
In effetti se ci pensiamo bene ci dobbiamo separare da un quartiere, dai nostri negozi preferiti e a portata di mano, da vicini, amici,punti di riferimento, e comunque il trasloco non è solo un affaticamento fisico ma anche e soprattutto mentale; il cambiamento fa sempre paura, anche se andiamo a migliorare una situazione; il nostro organismo da sempre cerca l’ equilibrio e un trasloco è una situazione carica di ansia, nervosismo e di incertezza. Come fare per viverlo al meglio?
Prima di tutto cerchiamo di essere organizzate impacchettando il tutto con una certa logica, sarà più facile nella nuova casa ritrovare gli oggetti imballati; diamoci del tempo per abituarci alla nuova situazione, soprattutto se in famiglia ci sono dei ragazzi che sicuramente nei primi mesi vivranno un senso di smarrimento e disorientamento.
Anche gli adolescenti soprattutto se il trasloco è stato loro imposto lo vivranno molto male; aiutateli e fate insieme le cose, ma soprattutto prendetevi del tempo per conoscere la nuova zona e createvi dei punti di riferimento nuovi; non sarà facile ma l’unione fa la forza e quindi buon trasloco!

Tratto da pjmagazine.net

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