Di seguito un interessante articolo tratto da castedduonline.it
Allarme sterpaglie a Cagliari e hinterland, a rischio numerosi campi incolti nell’occhio del mirino dei piromani. Delle vere e proprie bombe a orologeria disseminate soprattutto nelle periferie, a ridosso di case e ai bordi di vie e strade molto trafficate. Come il terreno andato a fuoco ieri pomeriggio in via Segrè, a Quartucciu, a pochi passi dal centro commerciale Le Vele e di numerose abitazioni, che nella prima domenica estiva sono state minacciate dalle fiamme. E ora cresce la paura tra i cagliaritani terrorizzati dall’incubo incendi: ogni giorno segnalano la presenza di aree incolte e chiedono l’intervento del Comune e dell’Anas.
Dal quartiere di Is Mirrionis, continuando per San Michele, Mulinu Becciu, e Sant’Elia, queste sono le zone più a rischio. Basta fare un tour a Cagliari per capire che il problema è reale. Condomini e piazze accerchiati da campi di arbusti secchi e sterpaglie che diventano delle calamite per gli incendiari, soprattutto nei finesettimana. Aree comunali, ma anche private. Proprio a fine maggio il sindaco Massimo Zedda aveva firmato l’ordinanza contenente le prescrizioni antincendio e gli obblighi di manutenzione e pulizia dei terreni incolti ai fini della tutela dell’incolumità e dell’igiene pubblica. Con il rischio di sanzioni da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. D’altro canto alcuni cittadini lamentano, invece, l’assenza del Comune che dovrebbe intervenire nella pulizia delle aree di sua competenza.
L’ordinanza comunale. “I proprietari, i conduttori e i detentori a qualsiasi titolo di terreni appartenenti a qualunque categoria d’uso del suolo, siano essi privati o di enti pubblici, nonché i responsabili di cantieri edili e stradali, i responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali, con annesse aree pertinenziali private, devono procedere agli interventi di pulizia e manutenzione entro e non oltre il prossimo 15 giugno 2014 e, successivamente, ogni qualvolta necessario fino al 15 ottobre 2014. Deve essere garantita la perfetta pulizia dei luoghi con lo sfalcio dell’erba, la potatura delle siepi, il taglio delle piante, di rami, di fieno, delle sterpaglie e della vegetazione incolta e lo sfalcio di tutta la vegetazione secca, anche in aree coltivate. Il taglio di radici e di parti aree di piante, la rimozione dello sfalcio e dei tagli nonché la manutenzione e lo spurgo, con eventuali opere di risagomatura, dei fossi, dei canali di scolo e delle cunette Ai contravventori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 ero a un massimo di 500. In caso di inadempienza, l’amministrazione comunale procederà d’ufficio alla manutenzione e pulizia addebitando le spese ai soggetti inadempienti”.
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