Sanificazione significato: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza

Si sente spesso parlare di sanificazione, ma davvero sappiamo a che cosa questo termine si riferisce veramente? Cerchiamo di fare insieme un po’ di chiarezza, con la speranza di riuscire a comprendere al meglio un concetto di così fondamentale importanza.

Possiamo affermare che esistono due significati, uno specifico dell’industria alimentare e uno un po’ più generico:

Sanificazione significato nell’industria alimentare. Con questo termine si fa riferimento a tutte quelle operazioni che consentono di rendere un ambiente o un impianto igienicamente adatto alla produzione di alimenti oppure al loro confezionamento. Il termine può anche essere riferito, seppur poco utilizzato, direttamente agli alimenti stessi, al loro renderli adatti quindi ad essere immessi in commercio in quanto privati di batteri o virus.
Sanificazione in senso più generico. In senso più generico, questo termine è sinonimo di disinfezione, che consiste in tutte quelle operazioni che consentono di eliminare ogni germe patogeno presente, sia con acqua in ebollizione, vapore, aria calda ad elevate temperature, calore secco e radiazioni, sia con disinfettanti a base di sostanze chimiche che attaccano gli agenti patogeni e riescono a distruggerli in modo intenso. La sanificazione in senso generico, può anche essere riferita all’aria e all’acqua. Quando si parla di sanificazione si fa solitamente riferimento ad una sanificazione totale, che comporta quindi la completa eliminazione degli agenti patogeni. Nel caso della sanificazione che ha luogo in ambienti ospedalieri o in altre strutture di ricovero, in relazione a zone dove è stata per lungo tempo una persona infetta o malata, sia che sia poi guarita oppure deceduta, si parla anche di sanificazione terminale oppure finale.

Anche se esistono due diversi significati per questo temine, il risultato alla fine non cambia poi molto. Si fa riferimento ad ambienti diversi e a diversi agenti patogeni, ma il risultato è sempre quello infatti di riuscire a distruggere ogni virus, batterio, spora, ogni elemento che potrebbe arrecare danno alle persone che in quell’ ambiente devono stare per molto tempo, alle persone che da lì passano anche solo per qualche istante, agli oggetti che da lì devono uscire e raggiungere altre persone e altri luoghi, quello insomma di evitare il proliferare di batteri e di malattie.

Un tempo si prestava una grande attenzione solo ed esclusivamente al raggiungimento di questo importante risultato, senza curarsi in modo intenso di ciò che le sostanze utilizzate per ottenere la sanificazione potevano comportare nel lungo periodo. Ci sono alcune sostanze che infatti lasciano residui davvero molto intensi e che possono arrecare danno alle persone che vi stanno a contatto ogni giorno, sostanze che oggi non vengono più scelte a favore di elementi chimici che sono molto più instabili e che riescono a non lasciare alcun tipo di residuo. Un esempio su tutti è il perossido di idrogeno, che non appena attacca i batteri e li elimina, scompare a sua volta, senza residui e portando a termine il suo compito in modo davvero molto efficiente, una sostanza utilizzata per creare disinfettanti per le superfici, una sostanza che viene atomizzata direttamente negli ambienti, una sostanza che viene aggiunta al sistema idrico per depurare in modo intenso anche l’acqua.

Fonte: https://www.prontopro.it/blog/sanificazione-significato-cerchiamo-di-fare-un-po-di-chiarezza/

 

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