Riportiamo di seguito una importante riflessione sul settore del facchinaggio tratta da ravenna24ore.it:

 
La Filt Cgil di Ravenna esprime forti preoccupazioni per la situazione che si sta determinando relativamente agli appalti per lo svolgimento delle attività di facchinaggio e logistica in diverse realtà aziendali del territorio: “La Filt ritiene necessaria una profonda riflessione  che coinvolga le rappresentanze dei diversi soggetti societari, le istituzioni e tutti i lavoratori che operano nei servizi di logistica, trasporto e facchinaggio”.
“Negli ultimi mesi molte attività svolte dalle storiche ed esperte cooperative del nostro territorio sono state affidate a soggetti provenienti da altre regioni e la logica del mero risparmio e dell’abbattimento dei costi ha prodotto notevoli contrazioni della quantità e della qualità occupazionale. Questo susseguirsi di cambi di gestione e di nuovi soggetti societari  ha determinato, forse anche per mancanza di esperienza, una condizione a nostro avviso  di forte precarietà, con ripercussioni negative e dubbi circa la piena ottemperanza  delle norme sulla sicurezza del lavoro e del pieno rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro “Merci e logistica”.  
“Con questi continui cambi di cooperative inoltre si corre il rischio di vanificare quanto difficilmente raggiunto nel tempo, soprattutto in tema di formazione, sicurezza e professionalità. Il rischio sempre più presente è che venga scaricata sui singoli lavoratori una condizione di ulteriore precarietà nella quale è sempre più difficile garantire i minimi livelli normativi ed economici previsti dal contratto di settore e dalle disposizioni vigenti in tema previdenziale ed assistenziale. L’affermazione di logiche che considerano esclusivamente il minor costo nei processi di esternalizzazione di funzioni ed attività, senza precise attenzioni al rispetto delle regole, dei contratti, alla formazione continua, alla professionalità, alla sicurezza sul lavoro sta determinando un vortice perverso nel quale si fanno precipitare sia le imprese di logistica più qualificate e rispettose delle normative che i singoli lavoratori, le cui condizioni occupazionali peggiorano in continuità ad ogni cambio di appalto. Questa preoccupante situazione, in primo luogo relativamente alle questioni inerenti la sicurezza e l’occupazione, deve vedere la massima attenzione e presenza dei livelli istituzionali e dei soggetti ispettivi e deputati al controllo al fine di interrompere una pericolosa deriva che sta depauperando un importante settore del lavoro nel nostro territorio”.
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