Riportiamo di seguito un articolo tratto dal sito alinews.it relativo alla rivolta dei facchini.
Notte di battaglia al Caat. Da ieri notte e’ in corso una manifestazione di protesta ai mercati generali di Grugliasco (Torino), che ha registrato incidenti con otto feriti tra le forze di polizia e tre manifestanti. La protesta e’ cominciata nella notte promossa dai Sì Cobas per denunciare le condizioni di lavoro sempre piu’ difficili di chi, prevalentemente lavoratori di origine straniera, carica e scarica le merci al Caat (il centro agroalimentare di Torino) e il licenziamento di 5 lavoratori di una cooperativa. Condizioni estreme denunciano i sindacati, metodi da caporalato che rimandano alla raccolta dei pomodori nelle campagne del Sud. Ai manifestanti si sono uniti alcuni gruppi di antagonisti aderenti ai centri sociali. Circa 250 persone hanno bloccato gli ingressi, provocando lunghe code di Tir e facendo crescere la tensione con grossisti e autotrasportatori. Questa mattina all’alba sono intervenute le forze dell’ordine per allontantanare i manifestanti e consentire l’ingresso dei mezzi. Lacrimogeni da una parte, pietre e oggetti vari dall’altra, hanno trasformato per diversi minuti l’area del Caat in un campo di battaglia. Vetri infranti, semafori danneggiati, altri danni sparsi. Un trasportatore ha voluto forzare il blocco lanciando il suo furgone verso l’uscita investendo tre manifestanti – non sono gravi -, e urtando di striscio due agenti, ma e’ stato fermato poco distante dalla polizia. Ed è stato arrestato per violenza aggravata a pubblico ufficiale. Dopo alcune ore di apparente calma verso le otto del mattino nuovi scontri. Otto sono i contusi tra le forze di polizia intervenute, 4 carabinieri e 4 poliziotti, mentre una telecamera della polizia scientifica e’ stata distrutta. Al momento, informa la questura, sono in corso presidi sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine. “I lavoratori del Caat, sottopagati, precari, sottoposti a ricatti continui, hanno perfettamente ragione a protestare contro condizioni lavorative semplicemente indecenti – commenta Exio Locatelli segretario cittadino di Rifondazione Comunista – . Il blocco dei cancelli da parte ci centinaia di lavoratori del Caat addetti al facchinaggio è una forma legittima di protesta a fronte delle minacce padronali di cacciare a casa chiunque rivendica il rispetto di diritti elementari. Le cariche della polizia e il tentativo brutale di rimuovere i blocchi (con il ferimento di alcuni lavoratori) sono una risposta intollerabile. Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e sostegno alla protesta dei lavoratori del CAAT a cui vanno riconosciuti il diritto di non svolgere un lavoro schiavizzato”. Di diverso avviso Confagricoltura: “Si tratta di un fatto grave – sostiene Confagricoltura Torino – che danneggia fortemente gli operatori del mercato, creando problemi di commercializzazione e impedendo l’approvvigionamento da parte di grossisti, dettaglianti e soprattutto di mense e comunità che non riescono a reperire la frutta e la verdura necessaria. Nel pomeriggio il presidio è stato tolto e la situazione è tornata alla normalità.
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