Curare il giardino, concimandolo e irrigandolo regolarmente non basta per tenerlo sempre ordinato e in forma, in particolare se si tratta di un prato che viene calpestato spesso. Il manto erboso per restare sano e forte deve essere tagliato con regolarità, possiamo farlo con interventi frequenti, nella bella stagione anche ogni 10 giorni.

Si può gestire il taglio dell’erba in molti modi, oggi esistono anche robot rasaerba che automatizzano il lavoro passando quotidianamente. Se si taglia spesso possiamo optare per la tecnica del mulching, in cui il tosaerba sminuzza lo sfalcio e lo lascia sul posto, ad arricchire il terreno.

Bastano alcuni accorgimenti e l’uso di attrezzature adeguate per mantenere il prato vigoroso e libero dalle erbe infestanti, eccovi qualche consiglio utile su come effettuare i tagli del manto erboso, inclusa l’altezza a cui tagliare, il periodo e la frequenza con cui farlo e naturalmente gli attrezzi ideali per questo lavoro.

L’altezza di taglio

Un dato importantissimo da tenere in considerazione in una manutenzione prato è l’altezza di taglio. In genere si cerca di non far superare mai all’erba l’altezza di 10 cm. Questa misura è ritenuta la migliore sia per una questione estetica che per impedire lo sviluppo delle piante infestanti.

L’altezza del taglio ideale in genere è di 3-4 cm, ma nelle zone in ombra è preferibile alzarla di qualche centimetro, visto che la crescita è più stentata. Va comunque sottolineato che l’altezza del taglio dipende anche dal tipo di erba, ad esempio se nel nostro giardino abbiamo scelto di seminare erba Poa Pratensis allora l’altezza di taglio ideale sarà compresa tra i 4 cm e i 5 cm.

Una regola da rispettare per gestire l’altezza del taglio, comune per qualsiasi tipologia di erba sia presente nel prato, è quella di non rimuovere mai più di un terzo della vegetazione, in modo da non stressarlo a causa del taglio eccessivo, che porterebbe inevitabilmente degli sfilacciamenti (scalping).

5 consigli per una manutenzione perfetta

Vi sono degli accorgimenti che bisogna rispettare per eseguire i tagli erba al meglio e poter avere un manto erboso curato in giardino. Riassumo qui cinque indicazioni utili per un migliori risultato in termini estetici ma anche di salute del prato. Non dimentichiamoci infatti che il prato è compost da piante vive.

  • Eseguire il taglio quando l’erba è asciutta.
  • Eseguire i tagli erba nelle ore più fresche della giornata, meglio se di pomeriggio.
  • Utilizzare attrezzi con lame ben affilate.
  • Eseguire il taglio erba in senso alternato per non creare solchi o compattare eccessivamente i fili da un lato.
  • Non tagliate mai più del 30% dell’altezza dell’erba.

Quanti tagli fare in un anno

Per avere un prato sempre ordinato è utile tagliare l’erba spesso. Il taglio, infatti, aiuta a fortificare il manto erboso, stimolando le piante a vegetare e ingrossando il loro apparato radicale. Con radici forti il prato sopporta meglio occasionale siccità e anche calpestio. L’erba tagliata raramente invece convoglia le sue risorse nel produrre uno stelo alto e si indebolisce.

Se si fanno pochi tagli inoltre ci sarà meno controllo sulle essenze presenti nel giardino: eventuali semi di piante spontanee avranno tempo di germinare e formare piante che andranno a seme, moltiplicandosi. Un prato tagliato spesso resta più uniforme.

Se per qualsiasi motivo non possiamo eseguire il taglio erba con una certa regolarità, dobbiamo rispettare almeno dei periodi in cui il lavoro deve essere necessariamente effettuato, così da dare vigore al prato e assicurargli una buona crescita.

Il primo taglio del prato dopo averlo seminato deve avvenire quando l’erba raggiunge i 9-10 cm di altezza. Considerando la regola, già citata, di non bisogna mai tagliare oltre un terzo della pianta, se vogliamo ottenere un’erba più corta possiamo raggiungere gradualmente l’obiettivo, effettuando dei tagli frequenti, fino a mantenere l’erba ad un’altezza di 3-4 cm.

Dopo il primo taglio, bisogna programmare dei tagli da eseguire regolarmente nel tempo, basandoci sulla rapidità di crescita dell’erba. Per orientarsi meglio su quanti tagli fare per la manutenzione del prato durante un anno ecco cosa fare nelle varie stagioni.

Taglio erba in primavera e autunno

Autunno e primavera sono le stagioni in cui si taglia maggiormente il manto erboso, il clima umido e l’abbondanza di piogge, accompagnate da temperature miti, accelerano la crescita del prato. Quindi i tagli erba devono avvenire con una certa frequenza. A seconda dei casi può anche essere necessario un intervento di taglio a settimana per tenere il giardino perfetto, meglio in ogni caso non andare oltre ai 15 giorni.

Tagli estivi

In estate i tagli erba devono avvenire con minore frequenza per evitare il rischio di inaridimento e diradamento del prato. In genere i tagli vanno eseguiti con cadenza di uno ogni 15-20 giorni, sufficienti a mantenerlo ordinato.

Periodo invernale

In genere nel periodo invernale il taglio del prato viene sospeso. Quindi, nel periodo che va da novembre e febbraio niente manutenzione, per poi riprendere a marzo, quando la temperatura è attorno ai 15 gradi. Ovviamente si tratta di un’indicazione generale, da valutare in base alla zona climatica in cui si trova il prato.

Il mulching

Una funzione sempre più richiesta nei rasaerba è il mulching, termine che si riferisce al processo di sminuzzamento dell’erba dopo averla tagliata e rilasciata sul prato, dove i frammenti si decompongono e formano un concime naturale ricco e nutriente.

Il fatto di lasciare l’erba sul prato è certamente salutare nel lungo periodo, perché si evita di asportare sostanza organica. Perché i residui d’erba non diano noia occorre però che il rasaerba abbia un ottimo sistema di sminuzzamento, triturando finemente l’erba, se vogliamo fare mulching è bene quindi scegliere un attrezzo adatto.

Il mulching richiede anche un taglio d’erba frequente, in modo che la quantità di sostanza sminuzzata e lasciata sul terreno sia moderata.

Quali attrezzi usare

Gli attrezzi da utilizzare per tagliare l’erba del giardino sono diversi e tra questi bisogna scegliere quello rispondente al meglio alle caratteristiche del giardino e al budget di spesa che si vuole affrontare, tenendo sempre come fine ultimo un risultato soddisfacente.

Scegliere l’attrezzo giusto per i tagli erba del giardino è fondamentale anche per poter lavorare bene, senza far troppa fatica o perder tempo. Per fortuna l’ampia gamma di attrezzi in commercio offre varie opzioni tra cui cercare quello più adatto ai lavori da eseguire.

Rasaerba

Il rasaerba è un attrezzo pratico che richiede una manutenzione minima, ovvero l’affilatura della lama una volta l’anno. In genere per un prato di medie dimensioni il rasaerba indicato è quello elettrico, che ha un costo contenuto e una rumorosità ridotta, anche se il cavo di alimentazione è un intralcio, in particolare in caso di un giardino grande, con alberi e arbusti intorno. Esistono tosaerba elettrici più moderni alimentati a batteria, alcuni anche capaci di prestazioni elevate e quindi che si possono prestare a grandi superfici. Il limite può essere la carica della batteria, ma se si dispone di ricambi si possono affrontare lavori impegnativi. Il classico tosaerba per giardini abbastanza grandi è quello con motore a scoppio, che garantisce autonomia e potenza, anche se è rumoroso.

Il tosaerba può essere a spinta o trazionato, la presenza di trazione, quindi con le ruote che girano per opera del motore, è consigliata se si lavora spesso o se la superficie di prato è estesa.

Trattorino

Il trattorino è un mezzo comodo da guidare, ideale per eseguire tagli erba professionali e svolgere diverse funzioni utili ad una perfetta manutenzione del prato di grande dimensione. Tra i modelli in commercio ve ne sono di vari dimensioni e sono dotati di vari accessori per eseguire lavori sia dove il prato è a distesa libera che dove sono presenti alberi e cespugli.

Robot rasaerba

I robot rasaerba permettono di tagliare il prato senza sforzi, lavorano praticamente da soli, basta programmarli e raggiungono facilmente ogni angolo del giardino anche perché sono senza filo. In commercio sono presenti modelli molto sofisticati, che distinguono le zone che sono già state passate e dotati anche di sistema antifurto.

Decespugliatore

Utile per arrivare nei punti che il rasaerba non riesce a raggiungere, anche se meno preciso in quanto l’altezza di taglio è governata dall’operatore a braccia.

l decespugliatore nei tagli erba si usa in tre casi:

  • Taglio dei bordi. Essendo un attrezzo più maneggievole ha il compito di raggiungere tutti i punti in cui il tosaerba non arriva, rifinendo il taglio. Conviene passare prima con il decespugliatore, in modo che l’erba sfalciata possa poi esser triturata ed eventualmente raccolta dal tosaerba.
  • Taglio di erba alta o arbusti. Se facciamo crescere troppo il prato e l’erba è molto alta e fitta una passata di decespugliatore può esser necessaria.
  • Taglio di rive e prati in pendenza. Ci sono situazioni in cui sarebbe pericoloso passare il tosasiepi, in particolare dove la pendenza farebbe ribaltare la macchina, questo tipo di lavoro è meglio farlo con un decespugliatore.
    Esistono decespugliatori di varie classi di potenza, da scegliere in base alle esigenze. Su Orto Da Coltivare trovate una guida alla scelta che può esservi utile.

Fonte: https://www.ortodacoltivare.it/prato/tagli-erba.html

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