In questo momento storico, quando si parla di aziende, si parla al passato. Ne parliamo come se raccontassimo una leggenda, un tempo perduto, un mito, una fiaba antica.
“Ah, prima si che il lavoro andava bene!”. Quante volte abbiamo udito o noi stessi esclamato queste parole? Eppure, ci sono aziende ancora oggi, fatte da uomini coraggiosi ed un infinito spirito di squadra.
È per questo che stavolta scegliamo di raccontarvi la storia della Melis & C. Service di Sassari.
Una storia fatta di passato, presente e futuro.
Nasce nel 1997 dall’idea di due dipendenti di rilevare l’azienda dove avevano lavorato per anni. A questi si associano altri sette volenterosi operai, stanchi di un periodo in cui, per la maggior parte, il lavoro è “in nero” e sostanzialmente non continuativo, irrimediabilmente incerto.
Così, nove uomini armati di tutta la tenacia necessaria hanno affrontato l’arrivo del tanto temuto nuovo millennio, ritagliandosi una buona fetta del mercato e costruendo piramidi di consensi grazie alla loro serietà.
Sono stati decisamente quelli gli anni migliori: quelli dove il crescere dell’attività permetteva di diversificare l’offerta e la collaborazione con tante altre grandi aziende e grandi marchi, arrivando ad avere, perfino, bisogno di cinquanta dipendenti.
Però nella foga di raccontarvi i momenti di gloria della Melis & C. Service, abbiamo, per un attimo, dimenticato di svelare di cosa si occupa.
Bene, badate che mica fa solo una cosa, ne fa tantissime e , forse, non siamo nemmeno in grado di elencarle tutte:
•Traslochi
•Facchinaggio
•Montaggio mobili ed allestimenti
•Deposito, logistica e distribuzione merci
•Sgombero cantine
•Servizi ambientali
•Gestione del verde
Insomma, avete capito che non solo serve lavoro di squadra, ma lavoro di braccia.
Braccia instancabili fino al 2005, anno in cui la crisi inizia a disperdere l’animo e le energie dell’intera società e, come nel più terribile dei circoli viziosi, le aziende si ritrovano vittime inermi del sistema globale.
Sempre meno privati o enti pubblici richiedono la manodopera elencata poco fa. Facile capire perché, no? Se non hai i soldi per comprare la cucina nuova, non hai di certo bisogno di qualcuno che te la porti a casa! Per tutto il resto ci sono i tagli e le restrizioni che oggi non hanno certo bisogno di presentazioni, perché, ahinoi, conosciuti da tutti.
Allora come si fa?
Si sopravvive provando a stare a galla, con la caparbietà e la tenacia che ha contraddistinto questa squadra fin dal principio, con piccole attenzioni, che tanto piccole non sono, come tagliare i costi superflui, determinare una gestione accurata delle liquidità e, regola d’oro, “non fare mai il passo più lungo della gamba”.
Tutto questo aspettando un futuro che dia la possibilità a uomini come questi, a squadre come questa, ad aziende come questa di non parlare solo “al passato” rimpiangendo tempi, ormai, andati.
 
 
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