La gestione del verde urbano

Il verde rappresenta una delle leve strategiche per la qualità della vita nelle aree urbane.

La L.10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” ha introdotto interessanti novità per i Comuni con più di 15.000 abitanti in materia di verde pubblico.

Le prescrizioni più importanti risultano essere quelle relative al censimento arboreo e al bilancio del verde in un’ottica di confronto e collaborazione continua col pubblico. La conoscenza dell’attuale consistenza arborea comunale è prerequisito importante per l’attivazione delle misure di tutela e conservazione previste dalla nuova legge.

Lo strumento di pianificazione che risponde alle nuove necessità amministrative è il Piano Comunale del Verde (PCdV), utile non solo alla programmazione integrata delle attività, ma anche alla loro armoniosa progettazione e corretta gestione. Il PCdV permette anche una più organica gestione dell’arredo urbano e dei giochi (ispezioni periodiche, valutazione conformità, programmazione della manutenzione, …).

Il Piano del Verde Urbano è l’elemento integrante della pianificazione strategica territoriale e si compone di:

  • Il Sistema Informativo del Verde Urbano (SIVU), di cui diremo meglio poi;
  • Il Regolamento del Verde (RdV), ossia l’insieme delle norme relative alle modalità di impianto, manutenzione e difesa di aree verdi pubbliche e private esistenti, ai criteri di progettazione e realizzazione di nuove aree verdi, alla tutela di parchi e giardini pubblici, alle aree di pregio ambientale-storico-paesaggistico quali le aree forestali e quelle aree agricole non interessate dalle coltivazioni, nonché i canali, i fossi e le aree golenali;
  • Il Capitolato Speciale per le Opere a Verde, documento tecnico che deve riportare le indicazioni delle modalità d’esecuzione dei lavori e le specificità per le attività di manutenzione, ma anche le prescrizioni per la qualità del materiale.

 

Che cos’è il SIVU?

Il SIVU è un ottimo strumento di unione che permette ai vari livelli informativi a disposizione di interagire fra loro. Su di una base dati georiferita, viene implementata l’analisi quantitativa e qualitativa della consistenza arborea comunale.

Il SIVU, infatti, gestisce il censimento del soprassuolo comunale permettendo di programmare le operazioni ordinarie e straordinarie come potature o trattamenti fitosanitari, monitorare le situazioni di rischio per la sicurezza e stimare il valore ornamentale e i costi di intervento nel breve e lungo periodo.

La creazione del data base SIVU si compone di diversi step successivi:

  1. Censimento del patrimonio arboreo e implementazione delle informazioni raccolte nel data base del verde urbano da eseguirsi con strumenti informativi appositi previa individuazione sul campo dei soggetti arborei censiti. A ciascuno di essi va associato un pool di informazioni preliminari;
  2. Analisi visuale sullo stato sanitario e della stabilità meccanica con l’impiego di apposite schede di campagna che attestino l’eventuale presenza di difetti (branche secche/marcescenti, chioma sproporzionata/pendente, presenza di fisiopatie/attacchi fungini, …) cui deve seguire un’analisi approfondita;
  3. Analisi strumentale nei punti ritenuti critici, dove si procederà ad indagare più puntualmente la localizzazione del punto debole e la sua espansione assiale. Gli strumenti d’indagine arborea sono numerosi; si ricordano, ad esempio, il resistografo, il tomografo, il martello a impulsi, il succhiello di Pressler, il frattometro ed i sistemi d’indagine radicale ad aria compressa. Tra questi, è bene ricordare specialmente il resistografo, o dendrodensimetro, quale unico strumento in grado di misurare la densità del legno percorrendo la sezione di carico lungo il suo raggio;
  4. Determinazione della classe di rischio sulla base del fattore di sicurezza dell’albero, parametro che, oltre ad essere legato alla quantità di legno sano presente nelle sezioni ritenute critiche, è anche collegato alla valutazione di una serie di altri importanti parametri come specie, altezza, diametro del fusto, dimensioni e forma della chioma.

Fonte: https://www.nexteco.it/lab/la-gestione-del-verde-urbano

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