In un’epoca di profonde trasformazioni come quella attuale è in corso un
processo di revisione dei criteri e delle metodologie gestionali del
verde pubblico comunale. La risorsa “verde” sta, infatti, evolvendo
nuovi e più complessi ruoli ed interazioni con gli ecosistemi e con
l’attività dell’uomo. Per rispondere alle esigenze della manutenzione
sostenibile, la gestione differenziata permette di finalizzare la
gestione degli spazi verdi in relazione al loro uso.
Nel territorio comunale vengono applicati tre modelli di gestione:
  1. La gestione intensivaRiguarda gli spazi verdi che
    svolgono funzioni ornamentali, storiche ed i parchi riservati in modo
    esclusivo al gioco dei bambini, le alberate di piazze, giardini storici e
    strade, le rotatorie sistemate a verde.
  2. La gestione classicaRiguarda in generale le aree
    verdi di quartiere ed i parchi e giardini con prevalenti funzioni
    ludiche e ricreative. Vi sono compresi anche gli spazi scolastici e le
    aree di pertinenza degli edifici pubblici.
  3. La gestione semi-naturaleRiguarda le aree
    estensive, i parchi fluviali, e i luoghi in cui in generale è possibile
    individuare una maggiore naturalità delle componenti biotiche.
Ciascun modello di gestione prevede specifici standard manutentivi la
cui applicazione è comunque dipendente dalle risorse disponibili e dalle
variazioni dei parametri climatici e biologici (andamento climatico
stagionale, fitopatie, ecc.). Vengono prese in considerazione solo le
operazioni colturali più ricorrenti.
La gestione intensiva prevede:
  • manutenzione dei prati con 8 – 12 rasature dell’erba all’anno nel
    periodo vegetativo ordinariamente eseguite con raccolta dei materiali
    vegetali di risulta;
  • manutenzione degli alberi stradali secondo i risultati dei monitoraggi eseguiti dagli uffici;
  • abbellimento floreale con specie annuali e perenni secondo specifici piani annuali;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita con cadenza giornaliera nei giorni feriali
La gestione classica prevede:
  • manutenzione dei prati con 5 – 7 rasature dell’erba all’anno nel periodo
    vegetativo ordinariamente eseguite con raccolta dei materiali vegetali
    di risulta;
  • manutenzione degli alberi secondo il programma sviluppato in base alle segnalazioni dei tecnici e dei cittadini;
  • sfalcio dei cigli stradali con 2 – 3 interventi all’anno nel periodo vegetativo;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita nei giorni feriali con una periodicità programmata.
La gestione semi-naturale prevede:
  • manutenzione dei prati con 2 – 3 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo;
  • manutenzione degli alberi secondo il programma sviluppato in base alle segnalazioni dei tecnici e dei cittadini;
  • sfalcio delle scarpate con 2 – 3 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita nei giorni feriali con una periodicità programmata.

Il controllo del verde indesiderato

Il verde indesiderato Per verde indesiderato intendiamo
l’insieme delle specie vegetali che crescono prevalentemente nelle
connessioni delle pavimentazioni stradali e nelle superfici dei viali di
parchi e giardini. La crescita delle piante favorisce l’accumulo della
sporcizia e produce nel tempo sconnessioni e danni alle pavimentazioni,
con pericolo per l’incolumità dei fruitori.
Il controllo del verde indesiderato In gran parte delle
città italiane il controllo del verde indesiderato viene effettuato
utilizzando prodotti diserbanti specificatamente abilitati per l’impiego
negli spazi urbani e predisposti per garantire il massimo rispetto
dell’ambiente e della salute dell’uomo e degli animali.
 
Gestione sostenibile del verde L’obiettivo per il
futuro consiste nella gestione sostenibile del verde pubblico con
l’adozione di una manutenzione differenziata, attenta alle diverse
componenti dell’ecosistema urbano. In particolare uno dei punti salienti
è rappresentato dalla riduzione progressiva nell’impiego dei prodotti
chimici per il controllo del verde indesiderato. Per questo ci si dovrà
abituare sempre di più a tollerare la presenza di qualche ciuffo di erba
ai piedi degli alberi o lungo i marciapiedi. Verranno avviate le
sperimentazioni per l’ utilizzo di sistemi alternativi, come il
pirodiserbo (distruzione del verde indesiderato con il calore), ecc. e
di nuove modalità che permettano di migliorare la gestione del verde.

Fonte: padovanet.it

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